Il nome del genere deriva dal nome greco della palma da datteri "phoinix" che significa 'fenice'; l'aggettivo specifico si riferisce invece all'origine della palma che sono appunto le Isole Canarie.
Proprio dall'isola di Tenerife, attorno al 1870, è stata introdotta nell'Europa continentale (a Nizza) la prima coppia di palme delle Canarie, da cui la tradizione vuole siano derivate tutte quelle distribuite nel resto del continente. Ad oggi la palma delle Canarie è la più diffusa e la più ornamentale nei litorali europei.
Ha un fusto unico dritto e robusto, del diametro di 40-50 cm (fino quasi a 1 m), coperto di larghe guaine fogliari regolarmente disposte; verso l'apice può essere ingrossato per la presenza di guaine più lunghe, mentre alla base spesso presenta una massa di radici avventizie. La palma intera, con la sua chioma, può raggiungere un'altezza di 15-20 m.
Le foglie, molto numerose, sono pennate e misurano anche 6-7 m in lunghezza; sono leggermente ritorte su se stesse e appaiono di colore verde scuro e lucide; verso la base sono ripiegate a V, verso l'apice piane. I segmenti laterali, numerosi (da 150 a 300 per lato a seconda della lunghezza della foglia), alla base del rachide sono ridotti a grosse spine.
E' una specie dioica, con fiori unisessuali in infiorescenze separate su piante diverse. Gli spadici sono ramificati con un solo ordine di ramificazioni e arcuati o pendenti entro la chioma, uscenti da spate più o meno fioccose di consistenza tra il legnificato e il cartonato; i fiori femminili sono di dimensioni maggiori dei maschili e misurano fino a un paio di metri.
I frutti, leggermente zuccherini, sono commestibili, ovoidali, dapprima sono giallo-verdi, a maturità arancioni, e misurano 2-3 cm.
I semi, di poco più piccoli del frutto, hanno la caratteristica comune a tutto il genere Phoenix di avere un solco nel mezzo del seme stesso.
cosa fare in caso si viene punti dalle spine?
RispondiEliminati sciacqui il braccio con una soluzione di acqua 500 ml, dentrifricio mezzo tubetto, candeggina 100 ml, alcool etilico 50 ml e 5 cucchiaia da te di bicarbonato. Così eviti la forte dermatite provocata dalle punture di Phoenix Canariensi. Mi raccomando non sottovalutate il pizzicore e il rossore dopo la puntura. La sostanza che l'abero secerne nel giro di poche ore può portare a serie infezioni epiteliali.
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