La mia ricerca si basa sul Ri-Ciclo di scarti vegetali - semi, frutti, involucri, spine, foglie, rami, guaine fogliari, spate, radici, ecc - che raccolgo da piante coltivate in Italia tramite giardini e discariche del verde.

Su di me

Se siete aperti di mente e pronti ad imparare, ci saranno molte cose che potete imparare non dai libri o dai maestri, ma dalla stessa esperienza di vita. Ci sono certamente diverse attività che potete imparare dalle persone. Se sarete guidati da questo principio, vi sorprenderete di quanto piacevole può essere la vita. 
H.I.M. Haile Selassie I

il Giardiniere artigiano


Nasco sulle montagne piacentine a Ebbio di Bettola il 23 Settembre 1982 da genitori artigiani: padre falegname e apicoltore, madre erborista e restauratrice; la mia infanzia trascorre nei boschi con le mie sorelle che si divertivano a lanciarmi a destra e a manca...tramite i giocattoli in legno costruiti dai miei genitori imparo ad espandere la mia creatività in maniera differente rispetto ai canoni di massa, divertendomi fin da piccolo a giocare coi semi e arrampicandomi sulle piante.
Mi diplomo nel Luglio del 2001 come Perito Agrario all'Itas Raineri di Piacenza, ove ho avuto la fortuna di avere come insegnante di Biologia la prof. Omati Buffa, la quale per i 3 anni di 'specializzazione' mi introduce al mondo della Botanica a cui ero stato abituato inconsapevolmente fin da piccino da una madre presa dalle piante officinali.
Frequento per quasi 2 anni il Corso di Tecniche erboristiche all'Università di Parma, lì mi scontro col muro di gomma dell'Università a seguito della Autonomia Universitaria dove nei corsi di laurea di Tecniche erboristiche fu previsto un annullamento degli esami riguardanti la parte agricola per favorire quella chimico-farmaceutica...con gli anni questa situazione è stata estesa all'intero settore, e gli erboristi oggi non possono fare un passo falso pena multe inverosimili....tutto perchè le lobby farmaceutiche si sono accorte che l'erboristeria iniziava a tirare grano e accordandosi con i nostri politicanti(di destra e di sinistra) hanno creato leggi per annullare la piccola-media impresa.
Lasciata l'Università comincio a lavorare come giardiniere per una Coop Rossa della bassa parmense, di quelle che non esistono più, di quelle che vedono un valore nelle persone e non un operaio che puoi prendere e buttare via a loro piacimento.
E' un lavoro che mi piace e che affronto per una decina d'anni.
In quel periodo vengo a contatto con un modo differente di vedere le piante e oltre a conoscere nuove specie, mai studiate perchè da giardino, comincio a sperimentare nel riciclo vegetale.
Il primo materiale è il bambù, 'legno' esotico tutto tondo che si presta a svariate lavorazioni, nei giardini ce n'è tanto e lo riciclo tutto sezionandolo e cominciando a costruire i primi didjeridoo e un pò di bigiotteria.
Per 'pagarmi' le vacanze organizzo un banchetto; girando festival e i primi mercatini entro appieno nel campo che non ho più lasciato, quello artigianale, che mi colpisce in maniera particolare poichè il vero artigiano sostanzialmente è chi vuole fare crescere la propria 'storia' condividendola con i propri simili, un mondo dove non esiste la parola 'copiare' ma è sottolineata quella di 'provare a fare'.
Questa cosa nella società attuale esiste ma in maniera marginale poichè sempre più spesso l'Artigiano è detentore di 'segreti' che si porterà fino alla tomba.
Se da un lato questo è vero, poichè nulla è assimilabile quanto l'esperienza diretta, sale necessario in me il bisogno di non fare stagnare le idee; quindi, a partire dal settembre del 2009 mi metto in testa di organizzare laboratori per bambini e adulti, idea che và a realizzarsi nel corso del 2010 e del 2011 con più di 10 laboratori nell'ambito di festival e mercati d'artigianato e la preparazione di un progetto per le scuole impostato sulla lavorazione dei semi.

Laboratorio di lavorazione sui semi organizzato in una Yurta Mongola durane la XXX^ edizione della Mostra Mercato di Sorano (GR)

Ad oggi sono un Operatore (ecologico) dell'Ingegno Creativo in quanto il mio lavoro non è basato su una grande produzione massificata ma singolarmente raccolgo i materiali, progetto, realizzo e vendo tutte le creazioni che l'ingegno mi fà saltare in testa.

Sono associato all'Armesma (Associazione Nazionale Arti e Mestieri Manuali Creativi in Strada) e il mio campo di vendita è appunto la Strada, ove non mi viene riconosciuto nulla e ho tutto il rischio sulle mie spalle, mentre plastica cinese viene comprata al doppio dei miei prezzi in un negozio delle vie del centro...