Chamaerops humilis: il nome del genere deriva dal greco e significa "arbusto prostrato", al pari dell'epiteto humilis che invece ha derivazione latina e significa "umile, basso".
E' una palma cespugliosa alta 2-3 metri, che in coltura diviene arborescente e può superare i 6 m di lunghezza, con fusti incurvati ricoperti dalle guaine fogliari marroni o rossicce. Le foglie sono palmate, verdi, talvolta azzurrognole e lucide. Il picciolo misura 0,5-1 m e reca sui margine spine giallognole o brune, rivolte verso l'apice; alla base è fibroso, in continuazione con le guaine fogliari.
Si tratta di una pianta dioica ma l'estremo polimorfismo non esclude ermafroditismi e trasformazioni sessuali durante la vita della pianta; reca infiorescenze compatte ma ramificate e corte (20 cm) incluse tra due spate rosso-brune alla base. I frutti, tondeggianti o ovali, misurano circa 2 cm e sono inizialmente giallo rossicci, rosso bruni a maturità.
La Palma Nana è nativa del Mediterraneo.
In Italia è l'unica palma spontanea e oggi cresce sulle coste occidentali del centro-sud e nelle isole, partecipando alla cenosi della macchia mediterranea. Essa è ritenuta un relitto termofilo dell'Era Terziaria, largamente presente in Italia prima della glaciazioni Quaternarie e da queste portata alla quasi estistinzione. Molto rustica, resiste al freddo fino a diversi gradi sotto lo zero, alla siccità, al pieno sole, ai suoli poveri, rocciosi o sabbiosi e ai venti anche marini.
La Chamaerops humilis è la palma di Goethe, poichè studiata dall'illustre filosofo nella sua venuta in Italia a Padova nel 1786, questa palma colpisce fortemente Goethe a causa dell'estremo polimorfismo della pianta; polimorfismo indicizzato dalla moltitudine di metamorfosi in cui la palma nana si 'cimenta':
- Polimorfismo del fusto
- Polimorfismo della foglia in dimensione
- Polimorfismo della foglia in apparenza
- Polimorfismo della foglia in struttura
- Polimorfismo sessuale
- Polimorfismo dei frutti e semi
- Polimorfismo rispetto al colore della spata fiorale
Da questo spettacolare proliferare di vita Goethe trae ispirazione per scrivere 'La metamorfosi delle piante', testo dibattuto che teorizza un ipotesi simile ma differente a quella evoluzionistica di Darwin: "per Goethe la plasticità spazio-temporale metamorfotica della piante non realizza individui ma un insieme corale, la specie appunto, tesa alla migliore realizzazione dell'equilibrio armonico del creato; le ragioni dell'essere sono al suo interno. Per Darwin le ragioni dell'essere sono all'esterno, è la pressione ambientale a lasciare in vita gli individui più strutturati a definire il futuro della specie". testo di Francesco De Santis
La metamorfosi delle piante è il riprodursi continuo della morfologia fogliare in tutte le parti della pianta; dal seme fino alla formazione della foglia stessa.
A questa teoria sono particolarmente affezzionato poichè nello studio del Polimorfismo dei semi che ho applicato tramite le mie levigazioni 'scopro' che i semi di Palma Nana riproducono tramite le loro venature, nervature di foglie che non possono essere riconducibili direttamente alla palma - poichè Monocotiledone e quindi a nervature parallele - ma che possono essere un punto importante per capire come piante antiche (le palme) abbiano nel loro interno particolari che si rifacciano a piante più recenti, quasi a tentativo di evoluzione-metamorfosi intrinseca della palma stessa.
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