Chi non ha mai portato, visto, desiderato, ammirato i classici orecchini di cocco a campanella, a cerchietto o ad anello come li chiama qualcuno? Questa moda è una sintesi della globalizzazione.
Artigiani sottopagati indiani o thailandesi, peruviani o brasiliani, lavorano tutto il giorno per prendere pochi cents da un lavoro duro e paziente come può essere la lavorazione del cocco.
I grandi fornitori occidentali vendono il prodotto all'ingrosso per i commercianti a 28 centesimi, poi sulle bancarelle o nei negozi vengono rivenduti a 3 euro l'uno decuplicando il profitto e lo sfruttamento.
Chi si è mai domandato come possono gli artigiani ricavare da un cocco grande degli orecchini a campanella così piccoli?
In realtà non funziona esattamente così...tra i tanti differenti tipi di Palme ne esistono alcune che producono cocchetti in miniatura da cui vengono ricavati i nostri classici orecchini.
Anche nel nostro Paese cresce un tipo di queste Palme, la Butia capitata, rintracciabile in Toscana nei parchi pubblici delle principali città e sui Lungomare.
Il Workshop della durata di 3 ore e fino a un massimo di 5 partecipanti prevede l'esplorazione di differenti metodologie per l'intaglio del cocco:
- Sezione Trasversale: classica, per ottenere un orecchino di forma circolare
- Sezione Longitudinale: per realizzare un orecchino di forma allungata verso un'apice del cocchetto
- Sezione Laterale: tagliando il seme a metà si andrà a ricavare la sede dell'orecchio a traforo
Strumenti utilizzati:
(tutti gli strumenti saranno forniti nell'ambito del workshop)
- Morsa
- Traforo
- Lime
- Cartavetro
Costo:
8 euro a persona + spese di spostamento
ho un problemino mi si è rotta la stanghetta come la riparo?
RispondiEliminadei miei orecchini dici? strano, mandami una mail a s.cantini82@gmail.com
RispondiEliminafrequentemente le stanghette degli orecchini comprati dai commercianti si possono rompere perchè fatte di schegge di legno rifinite a cartavetro. Il vantaggio delle mie stanghette, create a partire da spine di Phoenix o di Opuntia polyachanta è proprio quello della difficoltà a rompersi data dalla struttura della spina stessa.
molto carini!
RispondiEliminac'è un nuovo post sul mio blog, ti va di passare?