La mia ricerca si basa sul Ri-Ciclo di scarti vegetali - semi, frutti, involucri, spine, foglie, rami, guaine fogliari, spate, radici, ecc - che raccolgo da piante coltivate in Italia tramite giardini e discariche del verde.

10 febbraio 2011

METAMORFOSI DELLE PIANTE di Goethe – versione in prosa

a cura del dott. Giuseppe Leonelli (1942-2010)

Entrando in un giardino si rimane turbati da mille e mille fiori variopinti.

Molti sono i loro nomi, astrusi però, e uno soppianta l'altro. Nessun fiore assomiglia a un altro, eppure ogni forma è affine.

Tutti insieme alludono a un enigma, ad una legge misteriosa e sacra. Come vorrei svelarla con una sola parola!

Osserva la pianta nel suo divenire e crescere, come di grado in grado si formi verso il fiore e il frutto. Essa germoglia dal seme appena la terra silenziosa lo accoglie come in un grembo fecondo e affida alla luce pura, sempre cangiante, la delicatissima struttura delle foglie nascenti.

La pianta semplicemente dormiva nel seme; un modello iniziale, in sé rinchiuso, giaceva ripiegato nella scorza: foglia, radice e germe appena configurati e senza colore.

Il secco granello tiene in serbo una vita tranquilla che, slanciandosi verso l'alto, si affida all'umidità propizia e dal buio della terra spunta verso la luce.

La forma di questo primo apparire è semplice come un bimbo.

Presto si aggiungono, nodo dopo nodo, altre foglie che rinnovano, germinando, la prima forma, ma non senza mutamento.

Infatti, quand'è perfetta, la foglia seguente, si riproduce più ampia, frastagliata e più divisa in punte e lobi che non la prima, dove tutto era indiviso.

Così la foglia raggiunge il termine prefisso, che in molte specie desta meraviglia.

La crescita continua producendo foglie dentellate, ben costolute e con una superfice turgida che sembra non avere fine.

Ma qui Natura, con possenti mani, arresta lo sviluppo e lo volge pian piano verso una perfezione più alta.

Dispensa i succhi con più parsimonia, restringe i vasi e subito la forma presenta un aspetto più delicato. Lo slancio della crescita fogliare si ritrae, così che la forza opera di più nel fusto.

Poi lo stelo assottigliato e senza foglie, si innalza veloce e qui appare la cosa più prodigiosa.

Ora i petali, foglioline numerose e pur contate, si pongono in cerchio come sorelle gemelle una vicina all'altra.

Il bocciolo, avvinto allo stelo, si schiude ed ecco che dona corone di bei colori all'eccelsa forma floreale.

Così Natura sfoggia al massimo il suo splendore, sovrapponendo parte a parte.

Sempre di nuovo ci si meraviglia appena il fiore ondeggia sulla sua agile struttura di foglie alterne. Questa magnificenza tuttavia è annunciatrice di una nuova creazione.

Le foglie colorate, i petali, sentono il tocco della forza divina; si contraggono a due a due a formare, risolute, gli stami innumerevoli che, confidenti, fanno cerchio attorno all'altare consacrato dell'ovario.

È come se il dio dell'Amore scendesse a volo quando i fiori spandono con forza attorno a sé dolci profumi e deliziosi effluvi, ravvivando tutto.

Ora, isolati nell'ovario i moltissimi germi inturgidiscono e diventano e diventano semi, avvolti nell'alvo materno dei frutti. Qui si chiude il ciclo delle eterne forze della Natura.

Ma di nuovo, quando il seme raggiunge la terra, al ciclo appena compiuto se ne collega uno nuovo, così che, attraverso i tempi, duri la catena della vita e il tutto viva come il singolo essere.

Solo ora si può guardare il giardino variopinto senza turbamento, perchè ogni pianta annuncia leggi eterne a chi la osserva ed ogni fiore parla sempre più chiaro.

Come il bruco esita sbirciando il mondo e la farfalla si affretta affaccendata, così l'uomo deve saper trasformare interiormente la stabilità della forma.

Allo stesso modo, nei rapporti tra uomo e donna, dal germe della prima conoscenza, si forma soave famigliarità, per sbocciare con forza nell'amicizia che infine Amore porta fiori e frutti.

E questo può andare oltre ancora. La Natura presenta ai sentimenti umani in evoluzione ora questa ora quella forma.

Se l'Amore è sacro, aspira al frutto più alto. Che la coppia amorosa unita in armonico intuito di vedute concordi, trovi insieme il mondo superiore.

1 commento:

  1. buongiorno vorrei sapere questa poesia in che testo si trova, grazie.

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